venerdì 25 maggio 2007

cardiopalma

Lilly 30 anni e Joe 32 anni (amanti) sono in attesa di Sean 45 anni (compagno di Lilly); Sean brizzolato, distinto e affascinante con la borsa in cuoio da medico scende dal treno in stazione e va loro incontro...
Lilly e Joe che si sfioravano per mano fino a quel momento, improvvisamente si ritraggono il braccio...
Sean si slancia in un abbraccio cingendo alla vita tutti e due.
Lilly e Joe reagiscono come fossero colpiti da una spina nel fianco.

Miei carissimi, quanto vi voglio bene! Non vedevo l'ora di vedervi!
Prima che voi mi diciate qualsiasi cosa, vorrei mettervi a conoscenza di un pensiero che mi frullava in testa mentre arrivavo da questo lungo viaggio.

Quanto vi voglio bene!

Avete mai pianto?… Forza rispondete…
Lilly e Joe restano interdetti
Beh, comunque pensavo proprio a quella soluzione salina che sgorga dalle sacche congiuntivali dei nostri bulbi oculari.
Questo liquido va ad irrorare e disinfettare non solo l'organo sensoriale della vista, ma va anche a irrigare il volto, per lo meno dove scorre.
Poi la goccia scorre fino al bordo dalla cornice del viso sagomato dal mento, si stacca per un istante interminabilmente eterno/infinito, il battito cardiaco si spezza con un singulto extrasistolico e aspetta... attende che la goccia fermi il suo precipitare sul petto come fosse il primo battito cardiaco dopo un arresto. Non si sente nient’altro che quel primo palpito.
Durante il ruscello torrenziale del pianto, la percezione sensoriale della situazione che ha causato il pianto aumenta, mentre tutto il resto si offusca, si annebbia, svanisce.

Quanto vi voglio bene!
Sembra un modo per rendere fertile il corpo, il cui interno subisce un inaridimento o uno sconvolgimento emozionale, dovuto ad esempio ad un saluto prima di un viaggio, una vittoria, un forte sentimento positivo, una commozione davanti ad una scena cinematografica, un grassa risata, uno shock, una sconfitta, un dispiacere, un malessere, una perdita di amici o di cari familiari, un distacco, un allontanamento, un litigio…
Insomma è un processo reazionario del proprio corpo agli eventi emotivi.

Quanto vi voglio bene!
Tuttavia succede che dopo l'asciugatura del liquido restano dei solchi aridi, tanto da spaccare la guance e sentire aprirsi delle secche ferite sulla propria faccia… Sì, perché ricordate che è una soluzione salina e il sale rinsecchisce come brucia la fertilit
à di un terreno cosparso di cloruro di sodio.

Quanto vi voglio bene!
Beh, se si piange per una forte emozione di bontà, gioia, allegria e… fe-li-ci-tà, nonostante il solco sterile, resta la consolazione di aver in sé una forte sensazione positiva e una forza energetica che spinge in avanti la vita;

ma se il motivo per il quale si piange è una separazione dagli affetti…?

Se non avessimo una compagnia d'appoggio e di conforto, se fossimo soli con il nostro dispiacere, la separazione sarebbe molto difficile da sopportare, dagli occhi sgorgherebbero… lacrime… che si conficcherebbero nel petto come sciabole metalliche che manderebbero il cuore in fibrillazione fino all’arresto cardiaco.

Se ipoteticamente Lilly si innamorasse di Joe, dovrei essere disposto, sempre in linea ipotetica, ad ospitare anche Joe nella mia vita. Certe scelte devono essere condivise dalle persone che si amano, anche gli affetti, i sentimenti, il sesso… Le coccole e le effusioni delle persone care irrorano i piaceri sensoriali ed emotivi di più delle lacrime.

Ma si tratta di una ipotesi… perché se mi capitasse, sarebbe molto complicato per me reggere la situazione.
Tanto che un medico dei trapianti di fama come me sfrutterebbe il mezzo televisivo per presentare su scala internazionale la moglie zoccola e l’amico traditore.
Poi confesserei che la moglie di Joe è morta in ospedale non per un infarto del miocardio, come da verbale firmato dal dott. Sean McNamara, ma per l’iniezione di una dose letale di potassio in bolo, fatta dal marito stesso, che le ha procurato l’infarto.
Verrei radiato dall'albo per falsa certificazione.
Certo, vivrei comunque con un oppressivo senso di colpa dopo aver scoperto di aver mentito per l’amico sbagliato... le false confidenze di un amico per scopi dietrologici trafiggono come delle sciabolate inflitte più volte, senza poter trovare il sollievo di un atteso "riposo", bramato a causa del dolore a propagazione iperbolica.
Tuttavia, sarebbe comunque superabile sapendo che voi vivreste col rimorso e il cruccio di chi ha fatto dei torti a delle persone care e sareste visti dal mondo come i beceri carnefici della situazione e, anche se non penalmente perseguibili, per mancanza di prove,
vivreste nell’onta e nella vergogna.
Chi vi permetterebbe ancora di lavorare? Stroncata la carriera del giovane e brillante avvocato, svelata l'identit
à dell'arrampicatrice sociale alla ricerca del letto sotto cui si cela la maggior ricchezza. Anzi, Joe, verresti persino lasciato da Lilly perché non frutteresti abbastanza per il suo sile di vita.
Curriculum ricco di oppurtunismi che nessuno vorrebbe mantenere nella propria società, se non per entrare definitivamente nel circolo vizioso del malaffare.
Non potreste uscire di casa per paura che la gente vi sparli dietro e fareste una vita di merda.

Ma anche questa è una ipotesi.

Infatti sar
à tutto molto più semplice. Il mio è stato un abbraccio fatale. Quando vi ho cinto la vita siete sobbalzati non per una reazione emozionale nei miei confronti, ma per una puntura fatta con questi aghi
tira fuori gli aghi dalla tasca
bagnati dal veleno di un serpente, che provoca nell'ordine: una paralisi del centro nervoso della parola, che si estender
à al resto del sistema nervoso bloccando tutti i muscoli del corpo, sopraggiungerà uno stato di cecità, sordità e blocco della funziona tattile, entrerete in coma e vi sentirete sospesi limbo eterno, nel nulla perenne... desiderete morire, senza poterlo fare

tra poco inizier
à l'agonia, sempre che non vogliate l'antidoto da iniettare entro...
guarda l'orologio
1 minuto e 17 secondi...

senza riuscire a capire il significato della parola "bene" espressa nella frase ripetuta più volte e con un'aria persa nel vuoto chiede:
Mi volete... bene?

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